Introduzione
Nel mondo digitale in cui viviamo, è difficile immaginare che una piattaforma come TikTok, destinata a condividere video divertenti e contenuti leggeri, possa diventare il palcoscenico per l'antisemitismo e la negazione dell'Olocausto. Gidon Lev, un 88enne sopravvissuto all'Olocausto, ha sperimentato di persona questa oscura realtà. Con quasi mezzo milione di follower, Lev è stato costretto a chiudere il suo account TikTok a causa di commenti e messaggi odiosi, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza.
La Storia di Gidon Lev
Gidon Lev, un ex agricoltore lattiero-caseario che ha vissuto per anni al confine di Gaza, è diventato una celebrità su TikTok condividendo la sua toccante storia di sopravvivenza. Tuttavia, dopo gli attacchi di Hamas dell'7 ottobre, ha dovuto affrontare un'ondata di commenti discriminatori che lo hanno spinto a disattivare il suo account.
L'Addio a TikTok
In risposta a questa crescente ostilità, Lev e la sua compagna Julie Gray hanno condiviso un commovente video d'addio su TikTok, intitolato "Diciamo no a un TikTok tossico". Nel video, hanno spiegato che, nonostante le sfide, TikTok sta causando più danni che benefici, costringendoli a prendere una pausa per il bene collettivo.
La Risposta di TikTok
Di fronte a queste accuse, TikTok ha dichiarato di condannare fermamente l'antisemitismo e di aver rimosso oltre 730.000 video per discorsi d'odio solo nell'ultimo mese. Tuttavia, Lev e altri sopravvissuti dell'Olocausto lamentano che la piattaforma non riesca a proteggere adeguatamente i creatori e a fermare la diffusione dell'odio.
La Preoccupazione Globale
Questi episodi non sono isolati. Altri sopravvissuti, come Lily Ebert, 99 anni, hanno sperimentato minacce di morte e negazione dell'Olocausto su TikTok e Instagram. La piattaforma, che un tempo era un luogo di condivisione positiva tra Palestinesi e Ebrei, è ora contaminata dall'escalation delle tensioni nel conflitto israelo-palestinese.
L'Urgenza dell'Educazione sull'Olocausto
Con il numero dei sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti in diminuzione, l'educazione sull'Olocausto assume un'importanza crescente. Una sorprendente indagine del 2020 ha rivelato che quasi due terzi dei millennial e della Generazione Z non sapevano che sei milioni di ebrei furono uccisi durante l'Olocausto.
La Lotta per la Verità
In questo contesto, Gidon Lev e altri creatori hanno usato TikTok come mezzo per testimoniare e raggiungere i giovani. Ma la crescente ondata di antisemitismo minaccia di soffocare queste voci, rendendo cruciale il confronto con questo odio insidioso.
La Conclusione
In conclusione, l'addio di Gidon Lev a TikTok riflette una realtà più ampia di discriminazione online che coinvolge non solo la comunità ebraica, ma minaccia i principi fondamentali della società. È urgente che le piattaforme digitali agiscano in modo deciso contro l'odio e forniscano un ambiente sicuro per la condivisione di storie importanti come quella di Gidon Lev. Solo così potremo garantire che la memoria dell'Olocausto non venga cancellata e che le voci dei sopravvissuti continuino a ispirare le generazioni future.